Prima divisione al countdown: penultima giornata ad alta tensione

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Con due giornate da giocare prima dei playoff, la Prima Divisione si appresta a vivere un altro weekend adrenalinico, soprattutto ai fini del ranking di centro e fondo classifica.

Dopo quasi tre mesi, il Campionato di Prima Divisione si avvia alle ultime battute e se in cima alla classifica esistono pochi dubbi in merito alle prime tre posizioni, dietro sarà bagarre fino alla fine. Il turno di campionato prevede le “classiche”, come avvenuto nella Week 4, con le partite di ritorno tra i team territorialmente vicini. E’ l’unica volta che il calendario prevede il ripetersi dell’incontro tra due avversarie e, dunque, questo fine settimana sarà dominato dalla voglia di rivincita per chi, all’andata, aveva avuto la peggio.

Il weekend si apre con il derby di Milano, sempre suggestivo e, ci auguriamo, sempre combattuto malgrado i marinai, quest’anno, sembrino davvero di un altro pianeta. La gara di andata era finita 32 a 25 per i Seamen, che per la prima ed unica volta in questa stagione avevano dovuto sudare sette camicie per avere la meglio dei propri avversari. Entrambe le formazioni nel frattempo sono cresciute e se i Seamen puntano a chiudere da imbattuti la regular season, in casa, i Rhinos sono in piena corsa ai playoff, con però due match che chiamare difficili pare poco: dopo il derby, infatti, i rinoceronti dovranno affrontare i Panthers per un finale di campionato da bollino rosso.

A Pesaro, UTA riceve i Dolphins, entrambe reduci da un turno di riposo dopo una vittoria per entrambe al cardiopalma, rispettivamente contro Giaguari e Guelfi. Morale alto, dunque, e forze in campo in questo momento piuttosto equilibrate, per un pronostico difficile da fare. I Dolphins, con un record di 3-5, occupano attualmente la sesta posizione, condivisa con i Ducks e, dunque, si trovano in piena corsa playoff. Pesaro, dopo aver occupato a lungo l’ultima posizione della classifica, è ora in piena rimonta e, avendo vinto gli scontri diretti contro Lions e Giaguari, ha allontanato lo spettro della retrocessione: giocherà con il morale altissimo, adesso perfettamente a proprio agio nel ruolo di underdogs.

Giants vs Panthers sarà il match che, probabilmente, ci farà capire chi contenderà lo scudetto a Milano: niente è già scritto, naturalmente, ma a Bolzano domenica ci si gioca la seconda piazza. All’andata i Panthers avevano dominato, vincendo per 36 a 0 e dando l’impressione di essere imprendibili.  La brutta sconfitta contro i Seamen ne ha però un po’ ridimensionato le aspettative e, complice qualche infortunio importante, la casa delle pantere ha iniziato a mostrare qualche crepa. Per contro, il roster corto dei Giants sta presentando il conto e, nella tiratissima partita contro i Rhinos della scorsa settimana, vinta allo scadere e di soli 3 punti, è emersa più di una criticità. La sostituzione in corsa in cabina di regia, con l’avvicendamento di John Brown (infortunato) con Rodney Brown (acquisto dell’ultima ora, arrivato in Italia solo qualche giorno prima del match) difficilmente avrebbe potuto portare subito i giusti frutti ma domenica sarà un’altra storia. Ci aspettiamo tanto spettacolo da queste che sono, indubbiamente, due delle squadre con maggior talento del nostro Campionato.

Il derby felino tra Lions e Giaguari ha il sapore amaro della delusione. Che si arrivasse a questo punto della stagione a doversi giocare la salvezza e non i playoff, nessuno lo avrebbe ipotizzato, soprattutto in casa dei torinesi, dove l’arrivo quasi al completo dei Blacks&Bills aveva raddoppiato il roster dei Giaguari con l’innesto di tantissimi giocatori di ottima qualità, facendo immaginare scenari completamente diversi e un ranking di assoluto valore. Oggi, invece, i Giaguari occupano attualmente la decima e ultima posizione, con uno score di 1-7 e proprio a Bergamo si giocheranno il tutto e per tutto. Che squadra affronteranno? Ai Lions è rimasto solo il cuore, con 13 titolari ‘out for the season’ (tra i quali tutti e 3 i QB) e con un roster che, oggi, conta non più di 25 giocatori (molti giovanissimi) e un solo import, quel Nathaniel Morris costretto ad inventarsi quarterback con tutte le complicazioni del caso. Ma il gruppo è più unito che mai e, forse, la chiave della partita di domenica sarà proprio questa: chi ci crederà di più? Chi saprà fare quadrato ed essere più “squadra”?

L’ultima sfida a calendario è quella tra Guelfi e Ducks, rispettivamente al quarto e sesto posto in classifica. Sono cambiate tante cose dalla gara di andata, che aveva visto i fiorentini vincere per 33 a 19 e mettere a segno la quarta vittoria consecutiva. Che però, da lì in poi, è stata anche l’ultima…Complice il calendario, il team guidato da coach Brett Morgan è tornato pesantemente con i piedi per terra, tanto da mettere seriamente a rischio una qualificazione ai playoff che pareva ormai più che certa. I gigliati ripartono dunque da qui, dalla ‘classica’ contro i Ducks, che affronteranno in trasferta forti di un ‘tesoretto’ di 15 punti, da difendere con le unghie e con i denti. Ma Roma è ‘on fire’, perché dopo diversi turni parecchio faticosi, la squadra ha ripreso a macinare un gran bel gioco, segno che il progetto tecnico impostato ad inizio stagione sta dando i suoi frutti. Forti di un gioco offensivo di assoluto valore, che alterna passing e running game con pari efficacia, ma con un grande punto interrogativo in difesa, i Ducks dovranno dimostrare importanti progressi soprattutto in questo settore se vorranno sperare di accedere alla post season.

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