La Milano del football è blue navy! I Seamen conquistano l’Italian Bowl 2017

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I Seamen si aggiudicano il terzo titolo tricolore della loro storia, battendo a Vicenza i Rhinos per 37 a 29

Marcatori: (SM) Safety difesa, (SM) TD Horn 43 yds pass da Zaharadka (Di Tunisi kick), (RM) TD Ricciardulli 1 yd run (Catalani kick), (SM) TD Horn 37 yds pass da Zaharadka (Di Tunisi kick), (SM) TD Bonaparte 9 yds run (Di Tunisi kick), (RM) TD Arioli 20 yds pass da Pryor (Catalani kick), (SM) TD Zaharadka 1 yd run (Di Tunisi kick), (RM) TD Riccardulli 31 yds run (Catalani kick), (SM) TD Zaharadka 1 yd run (Di Tunisi kick), (RM) TD Arioli 4 yds passa da Pryor (Arioli pass).

Le emozioni non sembrano finire mai qui a Vicenza, in quella che è la giornata clou dell’Italian Bowl Weekend. Dopo l’”antipasto” rappresentato dal KPRO All Star Game, i Meet & Greet con Calvin “Megatron” Johnson, tanti applausi e anche occhi lucidi per la premiazione degli azzurri del 1987, l’ultimo Blue Team italiano ad aver vinto un Campionato Europeo. Cerimonia emozionante che ha dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, che il football americano è uno di quegli sport che, una volta praticato, non si dimentica più per i valori di fratellanza, amicizia e fair play che legano indissolubilmente i giocatori tra di loro.
Dopo la Nazionale del 1987 è la volta dei primi 10 atleti ad entrare nella Hall of Fame della FIDAF: Giovanni Colombo, considerato il “papà” del football americano in Italia, colui al quale è intitolato il trofeo dell’Italian Bowl, il Gionni Colombo Trophy; e poi Giulio Felloni, Giorgio Longhi, Marcello Loprencipe, Alberto Marcucci, Giorgio Mazzucchelli, Raymond Semko, Pietro Zoncati, Robert Frasco e Bruno Beneck, tutti dirigenti o atleti che in qualche modo hanno segnato la storia del nostro football.
Brividi agli inni nazionali, entrambi cantati a cappella, quello americano da Sasha Shelor, figlia di un componente della band the The Dusty Saddle Boys, protagonisti dell’Half Time Show; per l’Inno di Mameli la bellissima voce del tenore Dario Magnabosco.
Partono in attacco i Rhinos ma il primo drive si rivela vincente per i Seamen, che con una difesa rocciosa costringono gli avversari al punt. Snap sbagliato e dopo meno di un minuto dall’inizio della partita i Seamen passano in vantaggio con una safety: 2-0! L’attacco dei marinai entra in campo galvanizzato da questo improvviso turnover e con alcune corse devastanti di Danilo Bonaparte avanzano rapidamente entrando nella metà campo avversaria. E’ con una vera e propria bomba da 43 yards di Luke Zahradka su Reece Horn, però, che i Seamen aumentano il proprio vantaggio, arrotondato dall’extra point messo a segno da Stefano Di Tunisi: 9 a 0.
I Rhinos sono molto nervosi e infilano una serie di errori che gli arbitri puniscono con parecchia perdita di terreno. L’attacco nero-arancio gioca in no-huddle e inizia lo show di Nick Ricciardulli e TJ Pryor: velocissimi, imprendibili portano di corsa l’ovale sulle 10 avversarie e poi fino in endzone. E’ il primo dei due TD di Ricciardulli, vera spina nel fianco di ogni difesa italiana fin qui incontrata. Antonio Catalani centra i pali e il punteggio passa sul 9 a 7. Il primo quarto finisce senza altri sussulti e si dovrà aspettare fino a 8’ del secondo quarto per far esplodere di nuovo la tifoseria dei Seamen: Luke Zahradka e Reece Horn concedono il bis, Di Tunisi non sbaglia e 16-7 Seamen! L’attacco dei Rhinos non riesce più a pungere, diversamente da quello dei Seamen, che dopo un lungo drive riesce a varcare nuovamente la goal line con Danilo Bonaparte. Extra point a segno e 23 a 7 per i marinai quando manca 1’50 alla pausa di metà partita. I Rhinos non ci stanno e con 16” secondi sul cronometro vanno a segno con un bellissimo lancio di Pryor su Gabriele Arioli direttamente in TD. Catalani trasforma e si va negli spogliatoi sul 23 a 14.
Il campo si svuota ma lo stadio si riempie della musica country rock della band italo-americana dei The Dusty Saddle Boys e sugli spalti si canta e si balla.
Il gioco riprende e i Rhinos partono aggressivi ma non riescono a sorprendere la difesa dei marinai, che li costringe al turnover. Zahradka è decisamente in serata e con un altro lunghissimo lancio, questa volta su Di Tunisi, si porta pericolosamente sulle 40 dei Rhinos. Horn si mangia il campo e quando il cronometro segna metà del terzo quarto di gioco i Seamen sono a un passo dalla endzone. La partita si fa nervosa e sul campo fioccano le flag arbitrali. Una sanguinosa interferenza difensiva regala un primo down & goal ai Seamen, che non sbagliano e vanno a segno al terzo tentativo con una QB sneak di Zahradka. Di Tunisi trasforma e il vantaggio aumenta: 30 a 14.
I Rhinos non ci stanno e all’inizio dell’ultimo quarto di gioco l’asse Pryor-Ricciardulli accorcia le distanze, con Nick “The Fury” che rompe un placcaggio dopo l’altro fino ad involarsi in meta dopo una corsa di 32 yards! Giuseppe Della Vecchia trasforma: 30-21. Ma la partita è bellissima e il botta e risposta continua: Zahradka arma il braccio e lancia l’ennesima fucilata, questa volta nelle mani di Filippo Fiammenghi che arriva a una yard dalla endzone. Altra QB sneak e seconda segnatura personale per il QB dei Seamen e della nostra Nazionale, questa sera veramente impressionante per l’efficacia del gioco mostrato. Ma è un duello aereo fantastico quello cui stiamo assistendo, perché Pryor risponde immediatamente al collega con un super passaggio su Pietro Elmi che riporta i Rhinos a ridosso della red zone. Ed è Gabriele Arioli a ricevere il passaggio di Pryor in endzone sia per il TD che per la trasformazione da due punti: 37 a 29 e 5’14 al termine. I Seamen tengono la palla e fanno correre il cronometro, con Zahradka che continua nella sua impressionante serie di lanci completati (alla fine le statistiche diranno 12 passaggi completati su 16 tentativi per 295 yards). Non c’è più tempo per la Milano nero-arancio, questa sera i Seamen sono stati semplicemente perfetti e hanno meritato lo scudetto, il terzo della loro storia.
MVP della partita, votato dai giornalisti presenti in tribuna stampa, Luke Zahradka, premiato da Calvin Johnson.
A premiare i Rhinos, secondi classificati, Stefano Spadini, AD di Havas Media, che ha organizzato l’evento. Il “Gionni Colombo Trophy” viene consegnato nelle mani del Presidente Marco Mutti da Marco Quercio, Vice Presidente Vicario della FIDAF, in un bellissimo turbinare di coriandoli tricolore.

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