Contro ogni pronostico e sfoderando la partita perfetta, i Sentinels si aggiudicano il Nine Bowl e il primo titolo della loro storia battendo gli Sharks per 17 a 14
Lo Stadio Menti accende puntuale i riflettori sul campo, stupendamente decorato con i loghi dell’Italian Bowl e della FIDAF, alle ore 21.00 e con l’Inno di Mameli cantato come sempre a squarcia gola da atleti e pubblico inizia il Nine Bowl, la finale del Campionato di Terza Divisione tra i campioni in carica degli Sharks Palermo e i Sentinels Isonzo, alla prima finale della loro storia.
Partono in attacco i giuliani ma gli squali palermitani fanno buona guardia e il primo drive si chiude con un nulla di fatto. Entra il reparto offensivo degli Sharks ma al secondo tentativo Sebastiano Pascolo intercetta il lancio del QB degli Sharks, Alessandro Albanese e lo riporta direttamente in TD. Completa il capolavoro Luca Scarpolini, che trasforma su calcio e porta il punteggio sul 7 a 0 per i Sentinels. Gli Sharks non si fanno intimidire e al primo tentativo utile Albanese trova un lungo lancio completo che ridà fiducia a tutto il reparto. I palermitani continuano a guadagnare terreno con lanci precisi ed efficaci ma non riescono a varcare l’endzone e al quarto & goal fingono di calciare un field goal e tentano il colpo grosso con un altro lancio, che non va a buon fine. I Sentinels sono molto aggressivi in attacco e hanno nel gioco di corsa l’arma più efficace. Ma il risultato non cambia e il secondo quarto di gioco vede un altro sanguinoso intercetto dei Sentinels ai danni di Albanese, questa volta firmato Mattia Mattiussi, che replicherà poco dopo riportando la palla sulle 25 yards degli Sharks. Un colpo durissimo per Palermo che anche in difesa fa molta fatica ad arginare le corse degli avversari. E sarà proprio di corsa che i Sentinels, a 28 secondi dall’half time, raddoppieranno con Alimonda De Mannentreu. Luca Scarpolini non sbaglia la trasformazione e il tabellone segna 14 a 0, un risultato che ribalta completamente ogni pronostico.
Nell’intervallo, bellissime le parole di Umberto Nicolai, Assessore allo Sport del Comune di Vicenza, che ha esternato la sua soddisfazione per l’entusiasmo e il calore del pubblico dello Stadio Menti: “Finalmente i cittadini di Vicenza capiranno che questo stadio può vivere anche di altri sport e non solo di calcio. Grazie per quello che state facendo per la Città di Vicenza, quest’anno Città Europea dello Sport: sono sicuro che vi resterà nel cuore, ma con altrettanta sicurezza vi dico che anche il vostro sport avrà un posto particolare nel nostro e speriamo che questo sia solo il primo di tanti eventi che vorrete disputare in questo stadio”.
Si riprende a giocare, ma la musica non cambia: Sentinels incisivi soprattutto di corsa, Sharks in difficoltà sia in attacco che in difesa, almeno fino a quando non riesce loro di ribaltare la situazione con un bell’intercetto ad opera di Giulio Sposito, che spezza l’inerzia a favore dei Sentinels. In cabina di regia entra Lorenzo Abbadessa ma l’attacco non riesce ad avanzare la palla e i Sentinels tornano a far male, con corse profonde di Paulo Brenko, Alimonda e dello stesso QB Alex Arduini. La difesa di Palermo riesce ad impedire un nuovo touchdown, ma non la realizzazione del field goal, che arrotonda il vantaggio dei Sentinels allo scadere del terzo quarto di gioco: 17-0. Agli Sharks servono tre segnature, a questo punto, per ribaltare le sorti dell’incontro ma quella che vediamo in campo è una squadra quasi irriconoscibile rispetto a quella vista in questa e nella passata stagione. Provano a reagire i ragazzi di coach Alessandro Fonti, grazie ad alcune ottime giocate di Lorenzo Abbadessa, entrato in sostituzione di Albanese. E finalmente Palermo accorcia le distanze, grazie ad una corsa di 4 yards di Gabriele Bova e alla successiva trasformazione di Germano D’Arpa. Quando mancano 8’37 da giocare, il punteggio passa sul 17 a 7. Il tifo giuliano sugli spalti si fa più rumoroso, una vera e propria torcida giallo-verde, il cronometro corre e i Sentinels paiono tornati immediatamente padroni del campo e della partita. Ma i campioni non vogliono abdicare senza combattere e c’è spazio per alcune giocate aeree di pregio e per un tentativo di field goal dalle 37 yards, uscito dai pali. A 1’25 i Sentinels tornano in attacco e la festa sugli spalti è già cominciata…. Anche se a 1 secondo dallo scadere gli Sharks segnano con una bellissima ricezione di Marco Randisi e poi trasformano con D’Arpa. La partita finisce sul 17 a 14, risultato che rende meno amara la sconfitta degli Sharks ma celebra in maniera decisa l’ascesa di una squadra capace di regalare ai propri tifosi una stagione assolutamente perfetta!
MVP dell’incontro il Defensive Back dei Sentinels, Mattia Mattiussi.